Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al
sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata
tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo,
quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro
e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono
al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più
veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati
là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò
nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo
capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per
primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la
Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.
At
10,34a.37-43 Sal 117 Col 3,1-4
Gv 20,1-9
Solo un cuore appassionato può correre verso una tomba alla
ricerca della Vita dopo la passione e la morte. Solo chi è ferito dall'amore
può andare oltre le delusioni per nutrire la speranza comunque e nonostante.
Maria e Giovanni vedono oltre perché cercano e perché amano. Bisogna essere
assetati, innamorati, entusiasti per avere occhi per vedere il Risorto. Datemi
uno che ama e capirà. Quando ami non puoi arrenderti alla morte, nel cuore
dell'a-more vive il privativo e il divieto della morte! Signore, risuscita
continuamente la nostra passione per Te, perché solo se ci riusciti
continuamente possiamo credere nella tua risurrezione.