(Vangelo del tempo ordinario)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia
turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me.
Nella casa del Padre mio vi sono molti posti. Se no, ve
l'avrei detto. Io vado a prepararvi un posto;
quando sarò andato e vi avrò preparato un posto,
ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io.
E del luogo dove io vado, voi conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come
possiamo conoscere la via?».
Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».
At 13,26-33 Sal 2 Gv 14,1-6
L’impeto del desiderio di pienezza è apparentemente cieco.
Per questo motivo, non di rado, lo viviamo come una frustrazione e come una
insoddisfazione che scarichiamo in vampate di scontentezza che (s)qualificano i
nostri rapporti e appesantiscono le nostre giornate. D’altronde nessun vento è
favorevole per la barca che non sa dove sta andando. Forse questi erano i
sentimenti del pellegrino dell’Assoluto, quel cuore inquieto di Agostino quando
scrisse: «Cercavo il modo di procurarmi la forza sufficiente per godere di te,
e non la trovavo, finché non ebbi abbracciato il “Mediatore fra Dio e gli uomini,
l'Uomo Cristo Gesù”». In Cristo la Destinazione diventa anche Via e Vita che
vivifica i nostri passi. Per vivere in Dio è sufficiente fare verità.