Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.
2Sam 7,4-5.12-14.16   Sal 88   Rm 4,13.16-18.22   Mt 1,16.18-21.24

Mi consola sapere che neppure tu, scelto per essere custode del Custode di Israele, sia stato esente dall’ambiguità della storia, dalla necessità di scegliere quando quello che più vorresti fare è temporeggiare, maturare al di là di te stesso quando vorresti dare voce alle paure di quell’infante fragile e tremante che ognuno di noi cela in qualche angolo del suo essere. La tua esperienza di affidamento e la tua risposta silenziosa mi ricordano che credere non è una passeggiata ma un pellegrinaggio. Non è fatto di certezze date, ma di una luce che si riconosce sempre più ad ogni “sì”, anche e soprattutto quel “sì” a un Bimbo inaspettato, che costituisce l’attesa di tutta l’umanità. Grazie per il tuo fiat!