L'ospitalità costituisce una categoria profondamente della fede cristiana. Il tempo di Avvento mostra particolarmente la sua centralità. Esso può essere considerato un tempo di allenamento all'ospitalità. Ci sono varie forme di ospitalità che possiamo/dobbiamo esercitare nella nostra vita. 

1- L'ospitalità verso le domande che albergano nel nostro cuore, quelle che ascoltiamo bene quando siamo giovani, ma che crescendo impariamo a soffocare. Queste domande sono il preludio della sete di Dio, sono una benedizione. Se il cuore non pone domande, è perché ha bisogno di una ventata di giovinezza che rispolveri i colori sepolti dal grigio degli anni.

2- L'ospitalità verso Dio che viene a bussare le porte della nostra umanità, a sfidarci verso un esodo, un'avventura spirituale che fa fiorire la grandezza che c'è in noi. "Va'... verso la terra che ti indicherò", la terra di una pienezza che è possibile gustare già da questa vita.

3- L'ospitalità verso il Cristo, Dio che si fa compagno di viaggio e non solo Signore della storia. Cristo è l'Assoluto che vuole essere ospitato nell'uterus cordis, l'utero del nostro cuore, per nascere nel mondo.

4- L'ospitalità verso gli altri, vivendo la natura dinamica e interpersonale dell'essere chiesa, quella chiesa che secondo alcuni Padri è "grembo della ri-nascita di Dio".

5- L'ospitalità verso la nostra piccolezza, verso lo straniero che siamo per noi stessi, verso la nostra povertà, non più in nome dell'autocommiserazione, ma in nome di Cristo. 

"Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell'altro
e dirà: Siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d'amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.

Siediti. È festa: la tua vita è in tavola."

Credo che imparare a esercitare queste ospitalità sia un ottimo esercizio per vivere con frutto il tempo dell'Avvento, un tempo propizio per rendere il nostro cuore e i nostri stili di vita accoglienti verso l'Adventus, il Signore che viene. Ricordandoci di quello che diceva un mistico: "è superstizioso credere che Dio sia nato a Betlemme se non gli permetti di nascere nel tuo cuore". 

Le intuizioni che leggi sopra sono sviluppate nell'audio che trovi sotto. La registrazione riprende una bellissima serata a Rignano Flaminio per la presentazione del libro Un Dio umano. Primi passi nella fede cristiana, edito dalla San Paolo.
Più che una presentazione dell'opera, la riflessione si è concentrata proprio sul tema dell'ospitalità declinato in varie sfumature. Sono grato della sorprendente reazione e interazione dei presenti alla fine della presentazione. Un momento memorabile.

La conferenza è fatta di tre momenti

1- Presentazione di don Augusto Mascagna (fino al minuto 6.42)

2- Presentazione del libro da parte dell'autore (fino al minuto 34.14)


3- Domande e discussione (fino alla fine). Un momento veramente interessante!




RICONOSCIMENTI

Si ringrazia il comune di Rignano Flaminio per l'ospitalità nella Sala Consiliare. I cittadini che
hanno partecipato all'evento.
Un grazie particolare a don Augusto Mascagna che ha ideato l'evento e l'ha presentato con il
suo inimitabile entusiasmo, e a Riccardo San per la competente moderazione E a Radio Rokka che ha effettuato la registrazione e a cui dobbiamo la cortesia di poter ripubblicare sul canale youtube questa condivisione.